sabato 6 agosto 2011

il cliente ha sempre ragione

Una volta questa era la massima di ogni esercizio commerciale. Mi pare che oggi le cose siano molto cambiate. Forse è mutato il rapporto interpersonale, forse oggi le persone non sono più persone ma solo bancomat.

e così capita che entrando in un negozio si riesca totalmente trasparenti, succede di trovare una persona al telefono che non lascia l'apparecchio, capita che delle semplici domande irritino.

Eppure ci sono delle sacche di resistenza, dei luoghi ove la gentilezza ancora rimane. Sono da segnalare all'Unesco!!

Mi trovo in francia e credo che alla massima si dovrebbe aggiungere:"il cliente ha sempre ragione se parla francese". Siamo onesti, in Italia non parliamo le lingue straniere, ma per vendere saremmo capaci anche di esprimerci in sanscrito. Qua non è così. Nonostante uno si sforzi non c'è nulla da fare. Un approccio English, cioè parto con l'inglese e amen suscita subito ostilità e poi mi brucio comunque i ponti perché tanto anche i giovani degli esercizi commerciali nella provincia francese non parlano inglese. Se proviamo con un bit di francese, che non conosciamo, aiutandoci con frasi fatte e dizionari passiamo per ritardati. In ogni caso siamo in Francia da dieci giorni e finora abbiamo incontrato solo pochissime persone veramente cortesi, e alcuni non erano nemmeno francesi.

Mi domando, ma gli euro che gli lasciamo valgono meno perché non parliamo la lingua? Probabilmente mi inganno e la scortesia è la stessa che c'è anche da noi. Forse la lingua è solo un pretesto, loro sarebbero scortesi a prescindere. Mi chiedo perché non c'è cortesia, perché è scontato che io debba comperare, mangiare, soggiornare in un posto?

In realtà sono sensibile perché mi tocca il portafoglio e spendere con gente scostante non si fa mai volentieri. Però forse il problema è più vasto. La gentilezza, l'empatia, il mettersi nelle scarpe dell'altro, il venirsi incontro è merce rara signori e sta sempre più sparendo.

La ricetta è  sempre la stessa. Innaffiare la nostra cordialità, apprezzare quella di chi la dimostra e tagliare i ponti con gli altri.

2 commenti:

  1. Tsk, tsk...: sforzarsi ed essere cortesi anche verso chi non lo e', non tagliare i ponti.
    Altrimenti non c'e' speranza.

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  2. Ribadisco tagliare i ponti!! Mai post fu più profetico. Abbiamo appena lasciato l'albergo (era un B&B) in Francia perché era veramente sudicio. Laniccia a chilate, poltrone chiazzate coperte da cuscini etc. Letto lungo 1.80 metri, come ci fa uno alto che non sono io a dormirci, lenzuola corte, colazione minimalista, insomma una tragedia. E quando siamo andati via il cafonissimo proprietario ci ha detto che era felice di liberarsi di noi. Mai andato via da nessun posto in vita mia. Ora io mi sono sforzato di rimanere cortese però permettimi che taglio i ponti!! O sbaglio??

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