domenica 23 giugno 2019

L'illusione della conoscenza



Una delle tracce della maturità parlava della illusione della conoscenza. E come introduceva l'argomento? Con un racconto sugli esperimenti nucleari nel Pacifico negli anni 50. 
Ma sono solo io che ho trovato questa cosa miserevole? 
Dal testo e dalle intenzioni traspare l'idea di una scienza fuori controllo, quel luogo comune dello scienziato pazzo che non si rende conto delle sue azioni. 

Per carità, negli anni '50 il contesto di guerra fredda ha partorito autentici Mengele, ma allora perchè non ricordare i gas venefici della prima guerra mondiale? La stessa invenzione della polvere da sparo si può considerare il precursore di molte guerre e perfino la responsabile di molti omicidi oggi?

Ma secondo voi i sensori infrarossi li hanno inventati per vedere meglio le lucciole di notte? O il GPS perchè si erano persi nel deserto? Questo è l'argomento: il progresso tecnologico e scientifico  in molti settori è stato, ed è tuttora, guidato dalla spesa militare. 

Gridare allo scienziato pazzo è una visione del mondo ascientifica, irreale e francamente ha rotto un pò i maroni. 

Volete una illusione della conoscenza? E' un tema facile facile. Svolgimento:google!



Internet ha dato a tutti la possibilità di leggere e veicolare informazioni, ma senza un filtro sulla affidabilità delle fonti accade che i post dei premi Nobel valgono come quelli di Genny a'carogna. 


Questa frase di Burioni apparsa oggi è la sintesi migliore di questo pensiero:"Il mondo moderno ha illuso ogni somaro arrogante e stupido di poter parlare alla pari con chi studia da 35 anni un argomento e continua a studiarlo ogni giorno. Ebbene, ho una brutta notizia: è un'illusione. Un somaro che ha una connessione Internet è semplicemente un somaro con la connessione Internet, che gli consente solo di mostrare a tutto il mondo quanto è stupido, arrogante e ignorante".

Ma si vede che anche al ministero hanno la loro particolare illusione della conoscenza. Invece di capire che per fare questo lavoro servono tanti sacrifici, tanta passione, tante rinunce, tanto amore e dare un tema sul ruolo della scienza e dello scienziato oggi, imprigionato tra la scarsezza delle risorse e l'illusione della conoscenza degli ignoranti, partoriscono una traccia su un tema assolutamente attuale (vedi riscaldamento globale, che figurati se lo citano) ma lo declinano non in modo antropologico, non homo hominis lupus che sarebbe stata la giusta collocazione, ma lo usano in modo becero per far temere la scienza. Non scoprite nulla, rimanete nelle caverne, magari con il fuoco ci si scotta. 

L'illusione della conoscenza è questa, prendere un problema complicato e trovare una soluzione semplice, meglio se viene fuori anche un capro espiatorio. Illudiamoci che passerà...