sabato 14 gennaio 2023

Un angolo di prato molto particolare

 A molti il dipinto di Van Gogh detto "Angolo di Prato" in italiano, o "Patch of Grass" in inglese, non dirà molto. 

Eppure ha una storia molto particolare, che in qualche modo incrocia la mia. E lo ha fatto anche oggi. 

E' stato dipinto tre anni prima della morte dell'artista, in uno dei suoi rari momenti di felicità, quando era a Parigi ospite dal fratello Theo. 

Ora visto così è un bel prato fiorito ma, come spesso accadde per gli artisti in bolletta, una tela non si spreca mai. E così messo sotto i raggi X ha mostrato un volto di donna realizzato in una stesura precedente. 

Come si vede non si riesce a capire molto. Bisogna tenere presente che per ridipingere sopra una tela di solito si usa mettere una bella mano di bianco, un colore che è a base di piombo, un materiale non molto trasparente ai raggi X. 

Però alcuni ricercatori (Dik, Joris, et al. "Visualization of a lost painting by Vincent van Gogh using synchrotron radiation based X-ray fluorescence elemental mapping." Analytical chemistry 80.16 (2008): 6436-6442)  lo hanno esposto alla radiazione X proveniente da un sincrotrone, un acceleratore di particelle circolare. 

Questa radiazione è almeno 10 ordini di grandezza più brillante di quella di un normale tubo a raggi X. 

Hanno creato un piccolo pennellino di raggi X che hanno mosso punto punto sul dipinto. Quindi hanno raccolto la radiazione con una tecnica che si chiama fluorescenza a raggi X. In ogni punto. E hanno identificato la composizione di ogni punto della figura femminile. Sapendo che il mercurio è alla base del colore rosso e l'antimonio del giallo Napoli per esempio, sono riusciti addirittura a risalire ai colori originali. 

Un risultato eccezionale, se pensiamo che si tratta di una tela su cui è stato dipinto un altro quadro 230 anni fa! 

Questa storia mi è nota perché è un esempio che faccio sempre ai miei studenti del corso di Acceleratori di Particelle, in merito alle applicazioni degli acceleratori. 

Ignoro in quale collezione sia "Patch of Grass", che probabilmente rimane una opera minore di Van Gogh. 

E mai avrei pensato di incontrarla oggi alla mostra che c'è a Roma. 

E' stato un momento emozionante, perché questo quadro ha una storia che interseca non solo l'arte ma anche la scienza. E particolarmente il mio campo di studio. 

Mi è solo spiaciuto che questa storia fosse nota solo a me. C'è in effetti una piccola didascalia che dice che c'è un altro dipinto sotto, ma senza spiegare l'incredibile risultato che è stato ottenuto. 

Molti pensano alla fisica, e alla scienza in generale visto che qua c'è di mezzo anche la chimica, come qualcosa di molto astratto che indaga solo i principi primi. 

Lo fa, ma ci sono innumerevoli applicazioni della scienza che molti non vedono, non sanno, in tantissimi campi e in molti casi rendono la nostra vita migliore, più sana e più lunga. 

E oggi questo incontro con "Patch of Grass" me lo ha ricordato ancora una volta. E' stato emozionante. 









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