domenica 30 gennaio 2022

Gli occhi degli altri

Sono rimasto molto colpito dalla storia del fotografo svizzero  René Robert, 85 anni, deceduto per ipotermia in una strada centrale di Parigi, dopo che era stato colpito da un malore e che per nove ore era rimasto sul marciapiede, senza che nessuno si accorgesse che era solo una persona che aveva avuto un problema. 

Questo capita perché nel nostro mondo e nella nostra cultura è stato abolito il concetto di essere umano. Non si è una persona, si è un migrante, non si è un uomo a terra, si è un clochard. 

E' l'avere spinto ai suoi limiti l'etica calvinista, in cui quanto si possiede è frutto della benevolenza di Dio, e chi non possiede,  è colpevole del suo destino. Sei straniero perché pezzente, se fossi ricco saresti sempre il benvenuto.

Questo è scambiare il ruolo per la persona. C'è una certa deferenza innata che viene dai soldi, dalla posizione, dal lavoro che si svolge. Ma non tiene conto di altri parametri fondamentali. 

Se uno dice che fa l'operatore ecologico poggia senza dubbio peggio di ingegnere. Eppure non ci dovrebbe essere una connotazione morale nel lavoro. Chi me lo dice che un avvocato è una persona migliore, più buona, più utile alla società, di un operaio? 

Il bidello in una scuola può essere ugualmente utile e importante di un professore. E in ultima analisi, come andrebbe avanti il nostro mondo se non vi fossero persone che fanno quei lavori che si chiamano di servizio? Devo moltissimo a coloro che hanno il banco al mercato e si svegliano in piena notte per permettermi di avere della frutta e della verdura fresca di qualità. 

Lo stesso atteggiamento prevenuto lo teniamo verso i giovani. Noi vediamo quello che sono, non ciò che potrebbero essere. E' ovvio che nell'istante in cui sono giovani hanno tanto da imparare, da sperimentare, da sbagliare. Ma ci dimentichiamo che sono anche cellule staminali che possono poi crescere e diventare delle persone in gamba, che rendano questo mondo migliore e che superino quei pregiudizi che la nostra generazione non è stata in grado di abbattere. 

Se guardiamo il mondo con gli occhiali della presunzione, misurando le persone secondo un metro del successo o del denaro, avremo creato albergo nel nostro animo per il peggiore dei nemici dell'umanità: l'indifferenza. 


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