martedì 23 ottobre 2012

I grandi rischi della commissione

Non si parla d'altro, della condanna degli scienziati della commissione grandi rischi. Anche tra i miei colleghi le opinioni sono molto variegate.

Però mi sembra che ci siano degli equivoci di fondo che volutamente vengono omessi. Cominciamo oggi dalle dimissioni dell'attuale presidente della commissione: Luciano Maiani. Chi è Maiani? Uno dei fisici italiani più bravi e più noti al mondo, ex presidente CNR, INFN ed ex direttore del CERN. Un fisico delle particelle elementari. Cosa ne capisca lui di grandi rischi francamente mi sfugge.

Il punto è proprio questo. Quella commissione dovrebbe essere un organo tecnico, di indirizzo per la protezione civile. Invece è come tutte le commissioni italiane un parcheggio per appoggiare le terga di qualche potente rimasto magari a corto.

Quali sono i suoi compiti? Prevedere i terremoti, che non si possono prevedere? No di certo. Deve stilare delle mappe, con delle soglie di rischio. Poi è l'autorità che deve giudicare se il gioco vale la candela.

Esempio pratico, come ricorda un mio collega: tutta l'area circumvesuviana è una polveriera. In passato ci sono stati segni che potevano far pensare ad una imminente eruzione. In questo contesto cosa dovrebbe fare la commissione secondo me? Dire all'autorità competente (e solo a questa!): "Signori questo è il rischio, che fate?". A quel punto la decisione è politica. Se evacuare e seminare il panico genera più morti di una eruzione meglio tutti a casa.

Invece cosa hanno fatto questi? Hanno previsto, in meno di un'ora attenzione, che NON ci sarebbe stato un terremoto, previsione che non si può fare. O almeno, non credo che loro pensassero esattamente così, questo è il messaggio che hanno lasciato filtrare all'esterno, con il solito eccesso di presenzialismo davanti alle telecamere. "ho detto al sindaco di Sulmona che può stare tranquillo, non ci saranno pericoli".

E' questo il problema. Questa affermazione non è scientifica, loro non avevano dati per trarla. Dunque non sono stati condannati per NON avere previsto un terremoto. Se poi prendiamo le intercettazioni di Bertolaso (pubblicate da Repubblica) scopriamo che la commissione non ha valutato un bel nulla:

 "La cosa importante è che domani... Adesso De Bernardinis ti chiama per dirti dove volete fare la riunione. Io non vengo... ma vengono Zamberletti (l'unico che poi non parteciperà, ndr), Barberi, Boschi, quindi i luminari del terremoto in Italia. Li faccio venire all'Aquila o da te o in prefettura... Decidete voi, a me non me ne frega niente... In modo che è più un'operazione mediatica, hai capito? Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti, diranno: è una situazione normale... sono fenomeni che si verificano... meglio che ci siano cento scosse di quattro scala Richter piuttosto che il silenzio, perché cento scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa quella che fa male... Hai capito? (...) 

Io ho capito, che la scienza qua non c'entra nulla. Per cui non vengano a chiedere la solidarietà, e non si nascondano dietro all'incertezza della scienza.

Loro avevano una sola certezza, servire il potere!

3 commenti:

  1. Però della telefonata di Bertolaso nessuno riporta il seguito:

    B: Però devi dire ai tuoi di non fare comunicato dove non sono previste altre scosse di terremoto, perché quelle sono cazzate, non si dicono mai queste cose quando si parla di terremoti.

    S: Va benissimo.

    B: È uscita un’agenzia che dice ‘non ci saranno altre scosse’, ma questa è una cosa che non si dice mai, Daniela, neanche sotto tortura.

    S: Io guarda, Guido, non lo sapevo e mi scuso per loro perché ecco in questo momento dalla Giunta.

    B: Figurati, non c’è problema, però digli che quando devono fare comunicati parlassero con il mio ufficio stampa, che ormai ha la laurea honoris causa in informazione in emergenza e quindi sanno come ci si comporta in modo da evitare boomerang perché se tra due ore c’è una scossa di terremoto, che cosa dicono i tuoi?

    S: Li chiamo subito.

    B: Il terremoto è un terreno minato, bisogna essere prudentissimi. Comunque questa cosa la sistemiamo. La cosa importante è che adesso De Bernardinis ti chiama per dirti dove volete fare la riunione. Io non vengo, ma vengono Zamberletti, Barberi, Boschi, quindi i luminari del terremoto d’Italia. Li faccio venire all’Aquila o da te o in prefettura, decidete voi, a me non frega niente, di modo che è più un’operazione mediatica, hai capito?


    Quindi direi che è stato solo quella testa sciacqua di de Bernardinis che non è riuscito nemmeno a dire quello che il "capo" voleva dicesse. Mettessero in galera lui, ma che c'entrano gli altri, che non hanno detto niente e mai hanno negato la possibilità di scosse superiori?

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  2. Io non entro nella parte penale, nel balletto delle responsabilità. Trovo però mistificante dire che sono stati condannati per NON avere previsto il terremoto e trovo corporativo dire che gli scienziati non si toccano. Il 16 settembre Boschi denuncia in una lettera che quel verbale è stato redatto e firmato non la sera dell’incontro, ma in una nuova riunione convocata a L’Aquila il 6 aprile, subito dopo il sisma. Almeno falso ideologico? Magari non sarà penale, ma moralmente questi sono responsabili di essere stati superficiali, nel cedere alle lusinghe della politica e a non prendere sul serio il loro incarico!

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  3. http://anskijeghino.wordpress.com/2012/10/23/danni-da-terremoto/
    :)

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