L'altra sera guardavo la trasmissione dedicata a Walter Bonatti. Chi era costui? Nella mia infanzia era un tizio che ogni tanto appariva su Topolino per parlare di un qualche viaggio estremo. E' stato un grandissimo alpinista e poi esploratore.
Eppure ci sono voluti 50 anni perché si riconoscesse il suo valore nella scalata del K2. Le invidie, le bugie, la cattiva fede lo aveva messo in un angolo, accusandolo ingiustamente e nascondendo i suoi meriti.
Mi viene da pensare che è stato fortunato a vedere da vivo la sua riabilitazione. Trovo che il nostro paese sia un maestro per masticare i suoi uomini migliori e relegarli ad una vita difficile, salvo poi incensarli da morti.
Mazzini è di certo l'esempio più significativo che mi viene in mente, morto da ricercato sotto falso nome nel nascente regno di Italia e poi divenuto padre della patria.
Se andiamo ancora indietro nel tempo sicuramente non possiamo dimenticare Giordano Bruno, arso vivo dall'Inquisizione nel 1600 per avere detto che nell'universo esistono moltissimi altri mondi come il nostro, il che è assolutamente vero. A seguire Galileo, condannato per il supporto alla teoria eliocentrica di Copernico, un'altro che aveva ragione.
In tempi recenti mi viene in mente Giovanni Falcone, sempre osteggiato, dalla mancata nomina a procuratore capo alle contestazioni perché era divenuto collaboratore del ministro di giustizia Martelli. Il suo più grande torto, come ricordava lui, era non essere stato ammazzato. Si è posto rimedio.
Anche oltre Tevere hanno avuto i loro grattacapi. Mi è presente la figura di Don Milani, il suo motto "I care", contrapposto al me ne frego fascista. Mi interessa di te, ecco la cosa che muove le persone di questo mondo ad aiutare gli altri. Sono sensibile alla tua situazione, ho empatia. Pure per lui riabilitazione postuma.
Insomma pare non solo che Nemo profeta in patria nella nostra terra, ma finanche in vita!
Diceva Sabin, lo scopritore dell'antipolio che non brevettò mai per tenere basso il prezzo del vaccino, che i saggi si adattano al mondo, i pazzi cercano di cambiarlo. Dunque il progresso è solo opera dei pazzi.
Ricordiamolo quando ne vediamo uno.
Eppure ci sono voluti 50 anni perché si riconoscesse il suo valore nella scalata del K2. Le invidie, le bugie, la cattiva fede lo aveva messo in un angolo, accusandolo ingiustamente e nascondendo i suoi meriti.
Mi viene da pensare che è stato fortunato a vedere da vivo la sua riabilitazione. Trovo che il nostro paese sia un maestro per masticare i suoi uomini migliori e relegarli ad una vita difficile, salvo poi incensarli da morti.
Mazzini è di certo l'esempio più significativo che mi viene in mente, morto da ricercato sotto falso nome nel nascente regno di Italia e poi divenuto padre della patria.
Se andiamo ancora indietro nel tempo sicuramente non possiamo dimenticare Giordano Bruno, arso vivo dall'Inquisizione nel 1600 per avere detto che nell'universo esistono moltissimi altri mondi come il nostro, il che è assolutamente vero. A seguire Galileo, condannato per il supporto alla teoria eliocentrica di Copernico, un'altro che aveva ragione.
In tempi recenti mi viene in mente Giovanni Falcone, sempre osteggiato, dalla mancata nomina a procuratore capo alle contestazioni perché era divenuto collaboratore del ministro di giustizia Martelli. Il suo più grande torto, come ricordava lui, era non essere stato ammazzato. Si è posto rimedio.
Anche oltre Tevere hanno avuto i loro grattacapi. Mi è presente la figura di Don Milani, il suo motto "I care", contrapposto al me ne frego fascista. Mi interessa di te, ecco la cosa che muove le persone di questo mondo ad aiutare gli altri. Sono sensibile alla tua situazione, ho empatia. Pure per lui riabilitazione postuma.
Insomma pare non solo che Nemo profeta in patria nella nostra terra, ma finanche in vita!
Diceva Sabin, lo scopritore dell'antipolio che non brevettò mai per tenere basso il prezzo del vaccino, che i saggi si adattano al mondo, i pazzi cercano di cambiarlo. Dunque il progresso è solo opera dei pazzi.
Ricordiamolo quando ne vediamo uno.
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