giovedì 20 ottobre 2011

Imprigionato

Roma si sa che non è attrezzata per le catastrofi ambientali. Ben tre ore di pioggia in effetti rappresentano una sfida inarrivabile. Lo sapevo, quando sono entrato in macchina qualche minuto prima delle otto  di stamani sapevo che poteva essere una giornata difficile, quello che non mi aspettavo è che sarebbe stata a tratti drammatica.

La Roma Fiumicino era moderatamente allagata, singola corsia, tutti a 30 all'ora. Sembravamo i piloti dietro la safety car. Mi sono stupito del civismo, ma forse anche questa situazione è uno specchio del paese. Se serve la gente sa essere responsabile.

Arrivo sul raccordo alle 8:21, piove forte, visibilità pessima, pochi metri appena. L'acqua cade copiosa, le ruote avanzano con fatica nei rivoletti che le altre autovetture aprono davanti a me. E' dura. Arrivo in un'ora al tunnel dell'Appia. L'acqua esce a fontanella dai bordi dei lastroni di cemento armato che fanno da contenimento ai terrapieni. Il tergicristallo è sempre al massimo.

Da questo punto in poi impiego due ore per fare due chilometri. C'è un perché. Il raccordo è allagato. Una macchina della polizia è intraversata con scritto "strada chiusa". Ma consente di passare sulla corsia di sorpasso. Una macchina per volta, avanza lentamente e poi sparisce tra i flutti in una nuvola di fumo, per poi ricomparire dopo il guado. Si aspetta che la traversata sia finita per passare. Io non sarei voluto andare, ma non si può scegliere. Dietro la pressione di chilometri di automobilisti incavolati, la polizia che è trasparente, non chiude la strada, non aiuta l'incolonnamento. Si esce solo di lì.

Radio Rock trasmette l'intervista su un libro che ricostruisce il delitto di Via Poma. Spengo. Comincia la traversata. Arriva l'acqua, la macchina sbuffa, tengo alti giri in prima sparata. Vedo il fango alzarsi impetuoso, sale sul cofano della mia auto ad ondate. Che succede se si spegne qui? Come esco? dove vado? Che faccio?

Invece l'acqua cala, l'auto esce dalla pozza e io mi rassereno. Alla fine avrò impiegato quattro ore stressanti.

Oggi il sindaco dice che la colpa è del servizio metereologico che non ha previsto la pioggia. Eh sì perché averlo saputo ieri sera avrebbe aiutato le squadre del comune, che si sa sono sempre pronte, come tanti insetti, a sciamare per le strade e liberare tombini, tagliare i rami secchi, mettere a punto le idrovore.

Non bastava l'acqua, verso sera piovono anche le stronzate.

1 commento:

  1. "Non bastava l'acqua, verso sera piovono anche le stronzate."

    ROTFL!!!

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