venerdì 25 novembre 2011

Il sorriso dell'amore

Si sa, andare ad un funerale non è mai piacevole. Se poi conoscevi la persona ancora di più, la mamma di uno dei miei più cari amici, serenamente spirata nel sonno dopo una lunghissima lotta con l'Alzheimer, che l'aveva profondamente offesa.

Sono momenti catartici nei quali ci riappropriamo della nostra dimensione finita. Sono attimi in cui il mondo rimane fuori dalla porta della chiesa.

Non è il primo e credo non l'ultimo a cui parteciperò, prima del mio. Un velo di tristezza anche per il magistero del prete: il poverino era straniero, alcune difficoltà di pronuncia, congiuntivi e condizionali erano per lui un tutt'uno. Mi pare che abbiamo messo il sacerdozio alla stregua della raccolta dei pomodori, nessuno lo vuole più fare e dunque avanti gli affamati.

Mi sorprendo del fatto che ogni cosa, anche la più triste, anche le esperienze peggiori hanno dentro un profondo insegnamento, se lo si sa ascoltare. Il povero vedovo era straziato dal dolore, una scena che mi ha commosso e intristito particolarmente. Era perfino difficile andare a salutarlo per quanto stava male, sembrava di disturbare.

Mi ha abbracciato stretto, chiamandomi come ha sempre fatto, "lo scienziato". E poi mi ha dato un buffetto e senza che io gli avessi detto nulla, senza avere pensato nulla ha aggiunto con tono paterno: "Voi non potete capirmi. Anche se non parlava più io la carezzavo e lei mi sorrideva".

Anche se lei stava male, pure se non riconosceva i suoi cari, lui l'amava e l'ama ancora e tutto quello che anelava era giusto un sorriso.

Il sorriso dell'amore.

Ed ha ragione. Perché l'amore non ha bisogno di niente, nemmeno delle parole, neppure della salute. Tranne che del sorriso della persona che amiamo, che rende le nostre giornate felici e degne di essere vissute.

Oggi non l'hanno letta la prima lettera di S. Paolo ai Corinzi, che chissà perché viene relegata ai matrimoni e non ai funerali. Mi piace ricordare quando dice "l'amore non avrà mai fine". 

Nessun commento:

Posta un commento