mercoledì 10 settembre 2014

Il Far West

Sin da piccolo ho avuto una certa passione per il Far West, un mondo così lontano, una frontiera. Ovviamente a questo hanno contribuito i film del genere, dove la visione manichea della storia divideva in buoni e cattivi, e i nativi indiani finivano sempre in questa categoria. Ci ho messo un pò per capire il valore del grigio.

Ma anche dopo tantissimi film sono stati ambientati in questa area, da Indiana Jones, a Thelma e Louise, da Scappo dalla città a Ritorno al futuro. Tutte pellicole che hanno drogato il mio inconscio.

La Monument valley è forse il posto più spirituale che abbia visitato. Sarà stata la guida Navajo che dorme ancora per terra, la giornata brutta, l'ora mattutina, ma la solitudine e l'ampiezza di quei luoghi mi hanno molto colpito.

E' il posto dove si sente con vigore l'estrema piccolezza della persona, quasi la sua inutilità, davanti a tali enormi monumenti della natura. E' il luogo dove la fantasia plasma le rocce come le nuvole permettendo di vedere troni e re, draghi e aquile.

Proseguendo verso lo Utah e percorrendo il corso del fiume Colorado si dispiega una moltitudine di scenari spettacolari. Le rocce rosse accese, profondamente erose o frantumate, il fiume dal colore talvolta rosso, ora calmo ora turbolento, disegnano uno degli scenari più belli che abbia mai visto. E capisco che questo viaggio non è solo un viaggio nello spazio del West americano ma anche nel tempo. E' un viaggio che mi riporta a questi posti mai visti eppure così familiari nel mio immaginario. E ai tempi in cui si sono formati i ricordi.

Non immaginavo di ritrovare qua tra le rocce del West la mia fanciullezza.


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