sabato 1 gennaio 2022

Il club esclusivo

Sono stato recentemente in una commissione dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare per assegnare delle borse a persone straniere. Le domande vengono principalmente da paesi più disagiati del nostro.

Se ci sono anche degli spagnoli e dei polacchi, la maggior parte arrivano dall'India, dalla Cina, da paesi asiatici come Afghanistan o Kazakhistan, dal Bangladesh. E poi ci sono anche quelle che giungono dall'Africa. 

Quale è la logica di questi contratti? Tipicamente sono persone che vengono da noi per imparare, prestano la loro opera al servizio di qualche esperimento e normalmente poi tornano o al loro paese o continuano a saltare di posizione in posizione, e di paese in paese, finché non ne trovano una stabile. 

Si tratta di un concorso per soli titoli e dunque avere pubblicazioni, essere stato invitato a presentare i propri risultati ad una conferenza, poter produrre delle lettere di raccomandazione scritte da scienziati ben conosciuti è sicuramente vincente. 

Ed è a questo punto che mi sono imbattuto in alcuni casi particolari, soprattutto di provenienza africana. 
Si tratta di giovani che hanno studiato fisica e che per mancanza di mezzi non sono mai usciti dal loro paese. Dunque non hanno un background di partecipazione a conferenze. 

Non hanno accesso normalmente alle riviste scientifiche, molte sono a pagamento. Non hanno scambi con l'esterno e dunque le lettere che producono sono quelle dei loro insegnanti. 

Non hanno speranze di vincere una posizione. Eppure leggendo le loro lettere motivazionali ci si rende conto che se per molti una esperienza da noi sarebbe importante per la loro carriera, per questi sarebbe importante per la loro vita. 

Parlano dell'esperienza che avrebbero come del loro sogno. Si tratta di ragazzi (ahimè non registro ragazze da quel continente) per cui vedere da vicino e lavorare in un grande laboratorio occidentale sarebbe qualcosa di incredibile. 

E mi rendo conto che appartengo ad un club esclusivo. Il club dei nati bene. Il club di quelli che si alzano in una parte del mondo e possono vantare di studiare in luoghi prestigiosi, di pubblicare su riviste molto conosciute, di viaggiare per conferenze, esperimenti e laboratori. 

E la tessera del club ben difficilmente viene rilasciata a questi giovani. La loro formazione è scarsa, non hanno mezzi per migliorarla, non hanno occasioni di incontro. E non le avranno perché ovviamente esistono altri giovani più qualificati di loro, che avranno quelle posizioni a cui anche loro concorrono.  

Sembra la storia del primo impiego, vogliono qualcuno con esperienza, ma se tutti non la hanno? 

E' un cane che si morde la coda. Vogliamo che quel continente si sviluppi perchè siamo infastiditi dai barconi che scaricano disperati sulle nostre coste. Ma se non spezziamo la catena più forte, quella dell'ignoranza e se la scienza e la tecnologia non sono usate da volano per uno sviluppo di quel continente, non ci sarà mai un vero sviluppo e sarà sempre e solo sussistenza. 








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