venerdì 24 giugno 2011

la dignità umana

Sono rimasto molto colpito dal suicidio del suocero di un mio amico. Una persona anziana e gravemente ammalata che si è piantata un colpo in corpo. Soffriva molto.

Poco tempo fa mi fece male leggere della fine del maestro Monicelli, suicida a così tarda età per sfuggire ad una malattia ed un dolore oramai senza domani.

E' abbastanza strano che abbiamo così tanta pietà con gli animali che soffrono, da fargli una iniezione, e così poca con gli esseri umani.

Cosa ci sia di salvifico nel dolore non lo capirò mai. E perché mai un Signore, se esiste, lo consideri così importante. Trovo che il dolore sia solo dolore. Siamo il paese che usa la maggiore quantità di farmaci antidolorifici, dunque non ci piace certo soffrire, ma dove non c'è nessuna terapia del dolore per le persone ammalate. E' sacrosanto che i credenti si adeguino alla dottrina, ma perché devono dettare le regole agli altri?

Ricordo ancora la scena tristissima del funerale del povero Welby, scacciato dalla Chiesa perchè suicida. Bell'esempio di carità cristiana. E poche settimane prima un funerale fastoso condito da alti prelati per un dittatore sanguinario ed assassino come Pinochet. Dove è la credibilità della Chiesa? Quella credibilità che sarebbe necessaria ad una istituzione che dovrebbe essere guida morale di parte del mondo occidentale.

Dove finisce la nostra pietà? Perché non consideriamo che una persona che ha vissuto abbia il diritto di scegliere come andare via, quando la malattia la devasta e le rimane solo una strada fatta di sofferenze? Abbiamo paura perfino a pronunciare la parola eutanasia. Parliamo di fine vita, di testamento biologico, che ovviamente non c'entrano nulla con l'eutanasia perché vorrebbero solo che una persona avesse il diritto, sancito dalla nostra costituzione, di rifiutare una terapia medica, anche se la conseguenza fosse il decesso.

Se non permettiamo a chi è gravemente malato di scegliere una via di uscita dalla sofferenza lo abbiamo già ucciso. Perché consentiamo che perda la sua dignità umana per il nostro egoismo.

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