sabato 14 settembre 2013

La modernità della Chiesa

Sono rimasto abbastanza colpito dal poco eco che ha avuto la risposta del Papa Bergoglio a Scalfari su Repubblica. Non tanto per il fatto di un Papa (del quale ho molta stima e simpatia, decisamente una grande persona) che scrive ad un giornale ma per quello che ha detto.

Se consideriamo chi lo dice è deflagrante. "Innanzi tutto, mi chiede se il Dio dei cristiani perdona chi non crede e non cerca la fede. .... la questione per chi non crede in Dio sta nell'obbedire alla propria coscienza. Il peccato, anche per chi non ha la fede, c'è quando si va contro la coscienza. Ascoltare e obbedire ad essa significa, infatti, decidersi di fronte a ciò che viene percepito come bene o come male. E su questa decisione si gioca la bontà o la malvagità del nostro agire."

Oh perbacco. Sono saltato dalla sedia. Abbiamo fatto fuori tutte le storie sul relativismo e finalmente abbiamo riconosciuto che se pure non credi ma sei un bravo quaglione non ti sei fatto fuori il regno dei cieli. Dunque il povero Welby, che non ha avuto nemmeno una messa perchè suicida, forse ha qualche possibilità, magari almeno uguali a Pinochet, dittatore sanguinario celebrato però con tanto onore?

E' un passo avanti no? Ricordo che durante la catechesi per la cresima mi era già venuta questa domanda. Ma come non conta se ti comporti bene o no ma solo se credi in Dio? Ma il Signore è forse uno che si offende? Avevo abbozzato anche una risposta basata sulla coscienza. 

Avevano finito le fascine e dunque ho evitato il rogo di Giordano Bruno. 

Ora quello che dice il Papa è degno di una enciclica per la Chiesa Cattolica, ma per una persona di buon senso si tratta di una solare ovvietà. 

La Chiesa sarà veramente moderna il giorno in cui avrà detto qualcosa e dieci, cento anni dopo si dirà: "avevano ragione loro". 

Finora la storia (rileggetevi http://futuroposteriore.blogspot.it/2012/03/ognuno-ha-la-storia-che-merita.html) è stata esattamente al rovescio. 

1 commento:

  1. Credo che il pensiero del papa si possa riscontrare nel catechismo della chiesa cattolica (mi pare nei punti 1790-1802, http://www.vatican.va/archive/ccc_it/ccc-it_index_it.html). Dovrei controllare, ma credo ci siano altri riferimenti in altri testi rilevanti (se li ritrovo te li indico).
    Ti esplicito invece il riassunto (che sta nel compendio http://www.vatican.va/archive/compendium_ccc/documents/archive_2005_compendium-ccc_it.html):

    376. La coscienza morale può emettere giudizi erronei?

    La persona deve sempre obbedire al giudizio certo della propria coscienza, ma può emettere anche giudizi erronei, per cause non sempre esenti da colpevolezza personale. Non è però imputabile alla persona il male compiuto per ignoranza involontaria, anche se esso resta oggettivamente un male. È quindi necessario adoperarsi per correggere la coscienza morale dai suoi errori.

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