mercoledì 4 settembre 2013

Brooke Alexandra

Sono un frequentatore dei luoghi della memoria, sui quali ho già scritto 
http://futuroposteriore.blogspot.it/2012/08/i-luoghi-della-memoria.html. Sono posti senza tempo, dentro eppure fuori del mondo. Sono monumenti alla stupidità umana e alla sua crudeltà.


Ne ho aggiunto un'altro, ground zero, il memoriale dell'11 settembre. E' un luogo forte che mi ha colpito profondamente. E' vero non bisogna dimenticare altri 11 settembre (colpo di stato in Cile di Pinochet per esempio) o altre date e luoghi in giro nel mondo. Ma il fatto che sia stato fatto molto male non diminuisce quello che è stato portato qua. Nel silenzio del luogo, nel grigio della pietra, nell'abisso dove sparisce l'acqua, in tutto questo mi ritornano in mente quelle foto, quegli aerei, le lamiere contorte, ma sopratutto quella polvere. Polvere nella quale si sono spente queste vite innocenti, i cui nomi sono ordinatamente riportati su queste lastre. 

E su una di questa una triste e solitaria rosa bianca, deposta là perché quel giorno sarebbe stato il suo compleanno. Broke Alexandra, una ragazza, morta ad appena 23 anni. Un largo sorriso, un bel viso, una vita appena iniziata. 

Forse ci scordiamo che dietro quei nomi, dentro quella polvere sono sparite speranze, amori, ricordi, che hanno lasciato una incredibile ferita in chi è restato. E se è vero che il confine tra il bene ed il male è delle volte sottile, bisogna riconoscere che ci sono anche delle persone profondamente malvagie. Nessuna giustificazione, nessuna attenuante. 







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