mercoledì 13 febbraio 2013

L'asfalto elettorale

Quando ero bambino andavamo in campagna in Sabina, vicino l'abbazia di Farfa. Un posto molto bello. Ci sono solo poco più di 10 Km da Passo Corese, ma trenta anni fa ci voleva lo stesso un sacco di tempo per percorrerli. La strada era bianca, piena di brecciolino, non asfaltata. 


Un giorno hanno iniziato ad asfaltarla, un pezzettino per volta. Ma solo in determinate circostanze. Sotto le elezioni. All'inizio degli anni 80 si votava spessissimo, politiche, regionali, europee, comunali, etc. Ovviamente nessun election day, tutti periodi diversi. Ma ogni volta che si votava un pezzetto di strada in più veniva asfaltata. Tant'è che io mi accorgevo di quando c'erano le elezioni perchè notavo che un altro pezzo era stato completato.


Questo accade perchè il nostro è un popolo che non ricorda quello che è successo ieri, tutto quello che si è detto e scritto. Ogni porcata viene diluita dal tempo. Come diceva Montanelli in un popolo senza memoria, chi è morto lo è per sempre. Un regalo dell'ultimo momento sublima qualunque cosa, una mancetta per chiudere gli occhi e non disturbare il conducente.

E' solo da noi è possibile che una persona che ha regnato per un decennio, travolto da scandali, processi,  gaffe, risultati disastrosi, si possa presentare in modo candido per reclamare l'ennesimo voto che gli prolunghi il giorno del redde rationem.

Sono passati tanti anni eppure noto come in questi giorni si stia provvedendo al rifacimento della pavimentazione di molte strade, compreso il raccordo anulare. 

A pensare male si sa si fa peccato...

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